martedì 31 maggio 2011

liberiamoci

Bersani: in questo momento storico il Pd non mette limiti ai propri interlocutori, perché “se si ha una vera esigenza di riscossa civica, oltre Berlusconi, dobbiamo anche liberarci dalla malattia personalistica del berlusconismo. Per questo noi ci rivolgiamo a tutte le forze interessate, anche perché è emerso dalle urne che dove non arrivano le forze politiche arrivano i cittadini. Non mettiamo barriere ad una proposta che deve restare larga, in quanto quando si parla di riforme e il progetto è credibile, tira da entrambe le parti, se non lo è no, lascia scoperto qualche pezzo”.
Sul fenomeno dei grillini Bersani ribadisce che “è importante percepire che ci sono esigenze nuove nel Paese, che vanno anche al di là di Grillo, che pongono delle domande. Ma le parole qualunquiste di Grillo sono già sentite.

andiamo avanti

ecco la dichiarazione del Premier dopo la sonora sconfitta:
"Abbiamo perso, è evidente. Ma io sono un combattente e ogni volta che perdo triplico le forze.
L'unica strada è tenere i nervi saldi e andare avanti. La maggioranza è coesa e determinata, ci restano alcune riforme da fare, tra cui quella fiscale, della giustizia e il piano per il Sud.

domenica 29 maggio 2011

la lettera che il premier ha scritto a me!

Forzasilvio.it

[saluto]Luigi,

vedendo tg e leggendo i giornali di questi giorni, mi sembra di essere tornato alla vigilia delle elezioni poiltiche del 2006. Anche allora tutti dicevano e scrivevano che Berlusconi era finito e che le elezioni lo avrebbero spazzato via. Sappiamo come è finita: la saggezza di noi cittadini ha prevalso, con un risultato finale da noi duramente contestato ma sicuramente eccezionale, viste le premesse.

Alla vigilia di questo importante ballottaggio, ci risiamo. Come nel 2006, anche questa volta tocca a noi sovvertire i pronostici, dimostrare non solo il nostro orgoglio ma anche la capacità di scegliere la guida migliore per le nostre città.

Tu, io, ciascuno di noi può essere decisivo. Da oggi a lunedì ciascuno possiamo, anzi dobbiamo parlare con i amici e conoscenti e portarli a votare a Milano, Napoli, Cagliari, Vercelli e in tutte le altre località dove si vota.
Tutti noi conosciamo nostri elettori che sono infastiditi o delusi dalla politica, da Berlusconi, dal nostro governo, grazie anche alla rappresentazione fatta ogni giorno dai media, interessati solo a demolire e a demoralizzare. Parliamo con questi amici, motiviamoli a un voto positivo, per dare un buon governo alla loro città o alla provincia in cui vivono, per evitare di consegnare se stessi e i propri cari a cinque anni di mal governo locale.

Berlusconi ha già detto il governo andrà avanti qualunque sia il risultato dei ballottaggi e così sarà. Non è in gioco il governo, dunque, mentre il comune e la provincia sono le istituzioni che più delle altre migliorano o peggiorano la vita quotidiana dei cittadini, come dimostra il disastro dei rifiuti a Napoli, la cui differenza rispetto a una città ben amministrata come Milano è sotto gli occhi di tutti.
Per questo motivo, votare bene - dillo a tutti i tuoi amici dove si vota - è prima di tutto un voto per sè, per la propria famiglia e per la propria comunità. Il resto, le polemiche, il teatrino della politica, i malcontenti, vengono dopo questo evidente dato di realtà: qui non c'è in ballo un titolo sui giornali, ma avere servizi - asili, assistenza agli anziani, trasporti, rifiuti, anagrafe, ecc - efficienti e funzionanti...e, anche, l'orgoglio di continuare una esperienza politica che ha sicuramente i suoi limiti ma che ha garantito in questi anni che il nostro Paese non finisse disastrato come Grecia, Spagna, Portogallo.

Grazie per quello che farai, non solo per Silvio ma, soprattutto, per te, per i tuoi amici e per smentire ancora una volta i gufi, le cassandre e gli avvoltoi che da due settimane svolazzano nei cieli italiani.
Buon voto!

giovedì 26 maggio 2011

il libro di oggi

I lunghi viaggi della speranza
di Giuseppe Rigoni
In occasione del suo settantesimo compleanno, Giuseppe Rigoni si regala e ci regala il migliore tra i suoi libri, quello che meglio rappresenta il suo intenso desiderio di raccontare e di raccontarsi: I lunghi viaggi della speranza è, come recita il sottotitolo, un’autobiografia. Rigoni vi ha aggiunto l’aggettivo “romanzata” non tanto perché vi sia qualcosa di non vero in quello che racconta, quanto perché racconta una vita così ricca di episodi, di drammi, di cadute e di resurrezioni, da sembrare una fiction. Una vita complessa, in cui il protagonista è spesso costretto a ricominciare da capo, a tirarsi su le maniche, a ricostruirsi il futuro, capace ogni volta, come l’indomabile Rossella O’Hara di “Via col vento”, di dire che “domani è un altro giorno”. Una speranza nel domani che però non ha nulla del cinismo dell’eroina del romanzo della Mitchell, ma che invece è frutto di scelte sofferte, di dubbi continui, di riflessioni su tutti i perché del mondo.
Nel libro, come nella vita di Rigoni, domina il tema del viaggiare e spesso le profonde riflessioni dell’autore sul mondo che cambia avvengono in treno, con il sottofondo cadenzato dello sferragliare dei vagoni sulle rotaie, un ritmo monotono che in ogni momento ricorda come il tempo passi e non ritorni. Non è questa la sede per raccontare tutti i “viaggi della speranza” anche perché basta immergersi nella lettura per partire assieme all’autore. Anticipiamo però che grande spazio nel libro lo ha la città svizzera di Solothurn, dove l’autore ha a lungo vissuto da emigrato, trovando qualche ostacolo, ma anche tanta solidarietà. E una particolare attenzione la merita tutta la parte finale del libro: viaggi nel deserto africano, voli militari, segreti strategici, un romanzo nel romanzo che, anche alla luce degli eventi della stretta attualità, diventa quasi profetico.

Recensione di Giulia Matteazzi

mercoledì 25 maggio 2011

don seppiA ?0?!!!

TRATTO DA IL GIORNALE.IT
mercoledì 25 maggio 2011, 08:00
Decine e decine di foto e video pornografici, scaricati da siti internet o dai programmi di file sharing, erano nei computer sequestrati a don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente arrestato dieci giorni fa nell’ambito dell’inchiesta su abusi su minori e cessione di stupefacenti, e a Emanuele Alfano, l’ex seminarista finito in carcere venerdì scorso. Gli inquirenti stanno cercando di capire se si tratti di foto e immagini con minori. Se dovesse arrivare la conferma, per i due scatterebbe anche l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Nei computer di don Seppia e Alfano sono rimaste anche le tracce delle chat gay che l’ex parroco e l’ex seminarista frequentavano per «abbordare» giovani vittime. «Frasi a volte irripetibili», confermano gli inquirenti. Nei prossimi giorni, invece, sarà sentito il medico che nel 1994 denunciò don Seppia perché, a suo dire, il sacerdote molestava al telefono i suoi figli, due femmine di 10 e 13 anni, e un maschio di 15 anni. Le chiamate arrivavano dalla parrocchia di San Pietro di Quinto, frequentata dai figli del medico, dove don Riccardo era allora curato. Intanto spunta, a proposito di don Seppia, l’ipotesi di prostituzione minorile. La Procura starebbe infatti per formalizzare il nuovo capo di accusa nei confronti del sacerdote, che lunedì è stato trasferito dal carcere di Marassi, dove veniva quotidianamente minacciato e insultato dagli altri detenuti, alla sezione speciale del carcere di Sanremo dedicata ai «sex offenders». E mentre l’avvocato Paolo Bonanni, legale del sacerdote, continua a ribadire che «alla luce dell'interrogatorio tutta questa vicenda mi sembra ridimensionata», spunta il contenuto di un sms inviato da una delle vittime di don Seppia, un ragazzo di 15 anni, a una sua amica: «Se non la smette, mi suicido». L’sms è stato intercettato dai carabinieri del Nas di Milano. È opinione dei magistrati che il ragazzino, a causa delle pressioni subite da parte del sacerdote, fosse caduto in depressione e fosse realmente intenzionato a uccidersi. Infine, il legale dichiara che si sta valutando l’opportunità di fare effettuare una perizia psichiatrica a don Seppia, in relazione al suo atteggiamento compulsivo nei confronti del sesso.

martedì 17 maggio 2011

nuova linea editoriale



scusate l'assenza ma nel frattempo stavo testando alcune scelte editoriali che sono applicabili in un blog ,la terza ora non è l'unica mia creatura ne curo altre ,spero un giorno di avere acquisito  sufficiente esperienza per potere dare dei consigli ai navigatori meno esperti .Ho appena inserito delle aree tematiche dove conto di poter parlare addirittura di libri ,avendo avuto occasione di conoscere degli autori ,naturalmente mi limiterò a segnalarne l'esistenza ,in relazioni internazionali vorrei presentarvi degli amici conosciuti con il web che abitano in diverse parti del mondo,ciao a presto!