venerdì 27 luglio 2012

un altro suicidio

(ANSA) - VASTO (CHIETI), 27 LUG - Un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di a Vasto - Michele Maddalena, 50 anni di Lucera (Foggia) - si e' suicidato la scorsa notte nel suo alloggio all'interno del carcere, sparandosi un colpo al cuore con la pistola d'ordinanza. Il suicidio e' stato scoperto oggi dai colleghi che non lo avevano visto prendere per il solito caffe' e si sono recati nella sua stanza. L'uomo era disteso nel suo letto e indossava in abiti civili; era separato e padre di tre figli.

il partito pirata

Il Partito Pirata Italiano nasce nel 2006 come associazione per la difesa delle libertà digitali, a seguito dell'incapacità delle strutture organizzative esistenti di garantire alla popolazione un sistema informativo garante della libera espressione, della privacy privata, della trasparenza pubblica, e della naturale tendenza degli uomini a condividere tra amici e, spesso, anche con perfetti sconosciuti. Da allora è caratterizzato da una costante evoluzione, così come è la vita per ogni singolo individuo che lo compone. Nel 2008 infatti un gruppo di White Hats (Hacker Etici) si e' infiltrato nelle liste di discussione dell'Associazione di Athos Gualazzi (il quale sito ufficiale di trova presso: partito-pirata.it ) per introdurre uno spessore professionalmente e culturalmente rilevante nell'Associazione, identificare i lobbisti dei partiti politici, e fare pressione affinchè l'associazione di nome Partito Pirata finalmente onorasse la fiducia pubblica e quindi il pubblico interesse come richiesto dalla Costituzione Italiana (art. 18 e 41 della Costituzione Italiana: l'associativismo e' libero purchè per fini non vietati, l'iniziativa economica privata e' libera purchè non in contrasto con l'utilità sociale). A dicembre 2011, come risultato di questa operazione di infiltrazione, e a seguito della convergenza e la pressione delle storiche associazioni per i diritti civili, il vecchio statuto e' stato rimosso in favore di uno statuto transitorio che ha permesso un'organizzazione meno strutturata e quindi più incline ad evolversi insieme alle necessita' delle persone che lo animano. A marzo 2012 per concludere, a seguito della defezione dei vecchi soci che in precedenza facevano parte del direttivo, con evidenti collusioni con la politica parlamentare, e non riuscivano quindi ad adeguarsi alla nuova dimensione egualitaria, il nuovo Partito Pirata Universale nasce e rimuove definitivamente la dipendenza da singoli individui contando invece sulla responsabilita' sociale di ogni individuo, indipendentemente dai criteri di fantasia come l'età, il sesso, la razza, il livello d'educazione e la posizione sociale: per tutti c'e' una possibilita' di incidere sulla vita socioeconomica del territorio che ci ospita purchè si comprenda che indipendentemente dall'iniquità sociale (cfr. Indice di Gini) tutti siamo comunque tenuti a mettere le mani in pasta per trovare soluzioni ai problemi comuni. Questa ("Hands-on!") e' la filosofia che gli Hacker hanno tradotto nello strumento informatico di Assemblea. Oggi (luglio 2012) , arrivati alla terza revisione del progetto che blinda da contaminazioni esterne alle regolari procedure di voto, e un regolamento d'iscrizione che tutela con uno pseudo-anonimato/massima privacy (ie: al solo fine di ottemperare anche alla Legge Anselmi Italiana sulle società segrete), ha finalmente il fine di concretizzare 40 anni di attivismo informatico sostituendo l'attuale sistema elettorale con un sistema di voto che permetta a tutti di prendere parte ai processi decisionali pubblici eliminando cosi' gli intermediari e quindi anche la corruzione. Il Partito Pirata Universale stesso funziona con gli stessi metodi e strumenti che propone al pubblico. L'originale associazione che vanta anche il carattere di ufficialita la potete trovare presso partito-pirata.it
tratto da http://www.partitopirata.org/

epurazione

La commissione di epurazione fu un organo che, dopo la caduta del fascismo, fu incaricato di rimuovere dai loro incarichi le persone più coinvolte con il passato regime.

siamo alle solite

Sassari, 27 lug. - (Adnkronos) - "Si rischia nuovamente una nuova rivolta nel carcere sassarese di San Sebastiano. La situazione e' nuovamente precipitata ieri con l'arrivo di ulteriori 25 detenuti, che hanno costretto la direzione ad ospitarli nel braccio chiuso il 20 luglio scorso. Sono a rischio gli stessi detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria, costretti a turni estenuanti e spesso senza copertura in organico". Lo ha detto all'Adnkronos il deputato sardo del Pdl Mauro Pili, che denuncia la riapertura del 3° braccio del penitenziario chiuso dopo 48 ore dalla sua visita ispettiva del 18 luglio scorso, quando trovo' "una situazione insostenibile sul piano igienico-sanitario e di totale invivibilita' della struttura. L'assenza dell'acqua in gran parte delle celle - racconta il deputato sardo - e' il fatto piu' grave che si possa riscontrare a luglio in una struttura carceraria come questa". Quello che più mi affligge in questo degrado è il divenire complice di queste e di mille altre ingiustizie , con il silenzio , con l'indifferenza che oggi ci rende complici . Potevamo impedirlo tutto questo , non parlo solo di carceri .