domenica 15 aprile 2012

iniziamo da qui

Dalla conclusione dell’Indagine Epidemiologica sulla popolazione di Falconara Marittima – illustrata ai cittadini dall’Istituto Nazionale Tumori e dall’ARPA Marche su invito di alcune associazioni di volontariato falconaresi – parte un messaggio a tutti i cittadini: l’esposizione al benzene anche a basse concentrazioni – seppur nei limiti di legge – aumenta il rischio di contrarre la leucemia o il linfoma non Hodgkin. Nel caso di Falconara M.ma l’Indagine relativa al periodo 1994 – 2003 ha riguardato unicamente i decessi per queste patologie e ha fatto emergere un rischio di ammalarsi 3 volte superiore per coloro che hanno abitato più a lungo (10 o più anni) all’interno di una zona compresa entro i 4 km di raggio dalla raffineria API rispetto a chi ha vissuto oltre i 4 km.Pertanto non è accettabile costruire e far ampliare le raffinerie di petrolio a ridosso delle abitazioni, dentro i centri abitati come è storicamente avvenuto per Falconara M. e per tante altre località italiane. La certezza del risultato per quegli anni pone il problema sull’oggi poiché la leucemia ed il linfoma non Hodgkin saranno ancora un problema per la popolazione falconarese negli anni a venire dato che, rispetto all’esposizione alla sostanza cancerogena, l’effetto si evidenzia dopo anni. Forse indica proprio questo l’eccesso di ricoveri per leucemie a Falconara M.ma rispetto al resto della Regione Marche evidenziato dalla Nota Epidemiologica dell’ARPA Marche del giugno 2011. Fonte: Comitato 25 agosto.

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