Si punta la pistola alla testa e spara: la drammatica scena si è consumata questa mattina all'ospedale Civile di Venezia, nel padiglione Jona, all'interno di un ascensore verso le 12.30.
A spararsi è stata una donna poliziotto, guardia penitenziaria di 28 anni:
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Un agente di polizia si è ucciso sparandosi
un colpo di pistola alla testa, all'interno di un
ufficio della Questura di Venezia, attorno alle 12.30 - See more at:
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Strage in famiglia a Cornigliano: un poliziotto ha sparato alla moglie, alle due figlie, uccidendole, e poi si è tolto la vita...
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Purtroppo la situazione è sempre la stessa: gli uomini non reggono più
la pressione. Il militare che si è tolto la vita forse aveva i genitori
anziani e si è trovato in una condizione di pressione psicologica,
probabilmente ha compreso che il recipiente era oramai colmo ed ha
pensato in cuor suo che l’omicidio fosse l’unico modo per preservare la
sua la famiglia». È l’analisi che fa la psicologa Maria Grazia Santucci , psicoterapeuta della famiglia, criminologo ed esperta in
psicologia dell’emergenza. «Lui forse non vedeva via d’uscita, in una
situazione forse con gravi problemi economici, e sempre assurdo dirlo,
ma l’unica via era quella di ammazzare tutti». Non si può affermare con
certezza che era sotto depressione in quanto non ve n’è certezza ma
«probabilmente era sotto stress, un momento nel quale vedi il bicchiere
mezzo vuoto e non mezzo pieno».
Le forze dell’ordine vivono situazioni sempre al limite e il problema diventa quando hai un’arma a portata di mano. «Occorrono molte più visite, molti più controlli, occorre prevenire, aiutare, ascoltare». La dottoressa Santucci è stata anche psicologa di alcuni appartenenti alle forze dell’ordine, in particolare finanzieri, e pertanto conosce alcune dinamiche che “montano” nella testa dei militari. «Mi raccontavano che quando stavano male non lo potevano dire a nessuno, perché se mostravano di essere depressi venivano allontanati dal lavoro e messi a riposo, in malattia, non potevano magari progredire con la carriera - spiega - E questo rappresenta un vero problema. Se non posso dire che sto male, se non posso essere curato, se non posso prendere medicine, a chi mi devo rivolgere? E allora capita che molti appartenenti alle forze dell’ordine si suicidano, fanno pazzie». Storie drammatiche che assumono il carattere dell’attualità se si pensa a quanti casi purtroppo si registrano ogni anno. «Le forze dell’ordine sono persone particolarmente vulnerabili, hanno con loro armi che rappresentano strumenti per commettere stupidaggini. Sono persone a rischio perché fanno un lavoro a rischio, perché sono sottoposti a stress continuo, perché incontrano persone in momenti tragici» da :.http://www.ilroma.net/news/cronaca/carabiniere-suicida-allarme-della-psicologa-i-militari-non-possono-dire-che-stanno-male.
Le forze dell’ordine vivono situazioni sempre al limite e il problema diventa quando hai un’arma a portata di mano. «Occorrono molte più visite, molti più controlli, occorre prevenire, aiutare, ascoltare». La dottoressa Santucci è stata anche psicologa di alcuni appartenenti alle forze dell’ordine, in particolare finanzieri, e pertanto conosce alcune dinamiche che “montano” nella testa dei militari. «Mi raccontavano che quando stavano male non lo potevano dire a nessuno, perché se mostravano di essere depressi venivano allontanati dal lavoro e messi a riposo, in malattia, non potevano magari progredire con la carriera - spiega - E questo rappresenta un vero problema. Se non posso dire che sto male, se non posso essere curato, se non posso prendere medicine, a chi mi devo rivolgere? E allora capita che molti appartenenti alle forze dell’ordine si suicidano, fanno pazzie». Storie drammatiche che assumono il carattere dell’attualità se si pensa a quanti casi purtroppo si registrano ogni anno. «Le forze dell’ordine sono persone particolarmente vulnerabili, hanno con loro armi che rappresentano strumenti per commettere stupidaggini. Sono persone a rischio perché fanno un lavoro a rischio, perché sono sottoposti a stress continuo, perché incontrano persone in momenti tragici» da :.http://www.ilroma.net/news/cronaca/carabiniere-suicida-allarme-della-psicologa-i-militari-non-possono-dire-che-stanno-male.
una riforma della polizia ? magari ...
io lascerei solo la PS .
gli altri ................... sono passato remoto
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