giovedì 2 giugno 2011

There's no end

1 commento:

M.Migratore ha detto...

DOPO IL POST DI DON SEPPIA Voglio proporvi questo lavoro che ho conosciuto grazie ad amici vicini agli ambienti della DARK MUSIC italiana,come tutte le storie di violenza c'è la vittima ,c'è il carnefice e poi quando viene fuori la storia in tutto il suo squallore ,ci sono i giudici i giornalisti i filosofi e tutti gli altri ,ma fino a quel momento c'è la solitudine della vittima.
Credo che questo pezzo costruito secondo canoni lontani dagli ambienti commerciali sappia esprimere al meglio questo senso di desolazione e di abbandono.