Rendersi conto dei propri limiti è l'unico modo per superarli, ammettere la propria tristezza può essere una felicità inaudita, perchè vi germina la speranza, e quella forza vitale che è rabbia, è passione, è creatività, è volontà!
giovedì 8 maggio 2014
La Spezia, 4 aprile 2014
- UNO sparo, sentito dai colleghi; la corsa, frenetica, da una stanza all’altra per capire cosa fosse successo. E poi, l’agghiacciante scoperta, che ha gettato nel dramma l’intera caserma dei carabinieri.
E’ lì che ieri pomeriggio, un appuntato 35enne ha deciso di porre fine alla propria vita, sparandosi con l’arma d’ordinanza. Mancavano pochi minuti alle 19, quando il militare si è presentato in caserma, dove prestava servizio da diverso tempo. Non doveva neppure esserci: era in licenza. Tutto è successo in pochi attimi. Il 35enne ha salutato qualche collega, per poi mettere in atto i suoi tragici propositi. Si è diretto verso gli spogliatoi.
Ha atteso l’uscita dei compagni. Si è avvolto un giubbotto alla testa, forse per attutire il rumore dello sparo. Poi, ha estratto la pistola dalla fondina, e ha fatto fuoco. E’ morto sul colpo, l’appuntato, nonostante i tentativi disperati dei primi militari che avevano sentito il boato e che si erano diretti immediatamente sul luogo della tragedia. Hanno provato a rianimarlo, e a chiamare i soccorritori del 118. Tutto inutile. Il medico di turno non ha potuto fare altro che constatare il decesso, tra lo sconforto e l’incredulità dei colleghi. Il 35enne, nativo di Cascina in provincia di Pisa, ma da anni trapiantato nella nostra provincia – era residente in un paese della Val di Magra – dove ha prestato servizio in diverse stazioni dell’Arma per poi approdare alla Spezia, lascia la compagna e un figlio di pochi anni. Ignote le cause che hanno spinto il militare a togliersi la vita.
tratto da: http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2014/04/04/1048433-carabiniere-suicidio-caserma.shtml
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