L'ipotesi di violenza mediante maltrattamenti nella giurisprudenza .
sotto il generico termine di maltrattamenti di cui all'art. 43
c.p.m.p. vanno ricompresi, non solo i cattivi trattamenti consistenti in
attività intermedie tra le percosse e le ingiurie, ma tutte quelle
attività difficilmente classificabili, che consistono in atti di abuso o
che provocano pregiudizio fisico, pur senza ledere l'incolumità
personale, o che consistono in fatti di ingiuria reale che, comunque,
si sostanziano in una condotta oltraggiosa (Cass., Sez. I, 8 novembre
1989, Grassi ed altro).L'art. 195, comma 1, c.p.m.p. , nella forma della
violenza mediante maltrattamenti, ditalché non è conferente il
riferimento al delitto di violenza privata, punito dalla legge penale
comune all'art. 610 c.p. , rispetto al quale risulta prevalente la
fattispecie delineata dalla legge penale militare, data la presenza di
elementi specializzanti, consistenti nella qualità di militare
dell'imputato e della parte offesa, legati da un rapporto gerarchico, e
nell'oggettività giuridica del reato militare, la cui offensività
investe, oltre alla presenza del soggetto passivo, l'ordine e la
disciplina militare, concretandosi in una forma di abuso di autorità.
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