lunedì 1 giugno 2015

editoriale


 In questo frangente ci siamo occupati del fatto che da sempre militare è  sinonimo di morte sopraffazione , essendo legato alla guerra prima al potere poi Abbiamo citato la battaglia di caporetto avvenuta  alle 2 della mattina del 24 ottobre 1917
non abbiamo però parlato delle fucilazioni eseguite quel giorno .

applicando anche in questa circostanza l'atteggiamento di ferreo autoritarismo con cui gestivano le truppe in guerra. Così vengono comminate condanne a morte immediate e senza processo per gli accusati di insubordinazione; durante la rotta il generale Andrea Graziani viene appositamente nominato “ispettore generale del movimento di sgombro”. Gli austriaci non sono messi meglio
: "Greve il passo, terrei i volti, avanzavano con andare pesante,
indifferenti a tutto e dall'indifferenza resi coraggiosi e insensibili. Modeste (e tenute celate) le perdite cruente in combattimento, molti soldati si disperdevano lungo gli itinerari percorsi dalle loro formazioni"
(da: M. Silvestri, Caporetto , ed. Mondadori, 1990, p. 207). In questa situazione di anarchia e disorientamento generale, Cadorna ha buon gioco nello scaricare tutta la colpa sulle truppe per l'andamento disastroso della guerra: "
La mancata resistenza di reparti della II Armata " scrive il 28
ottobre sul bollettino di guerra indirizzato al governo "
vilmente ritiratasi senza combattere o ignominiosamente arresisi al nemico, ha permesso alle forze armate austro-germaniche di rompere la nostra ala sinistra sulla fronte giulia
". E' uno degli ultimi atti di Cadorna che viene
sollevato dall'incarico dal nuovo governo presieduto da Vittorio
Emanuele Orlando. Al suo posto viene nominato il generale Armando
Diaz con il compito prioritario di organizzare la resistenza

in buona sostanza non fu mai processato nessuno per aver impartito degli ordini sbagliati , o per aver fatto fucilare dei ragazzi per insubordinazione . Perchè non era successo nulla di irreparabile , era solo una battaglia .

La battaglia di Caporetto: 600 mila soldati, 100 mila tra morti e feriti

Nessun commento: