lunedì 20 agosto 2012

160° Anniversario della Festa della Polizia di Stato

Discorso del Sig. Questore di Taranto Dr. Enzo Giuseppe
Mangini in occasione del 160° Anniversario della Festa
della Polizia di Stato
Signor Prefetto, Onorevoli Parlamentari,
Autorità Accademiche, Civili, Militari e Religiose,
Rappresentanze delle diverse Forze di Polizia, degli
Organismi di Protezione Civile, delle Associazioni
Combattentistiche e d’Armi, gentili ospiti.
Nel giorno in cui ricorre il 160° anniversario
della fondazione della Polizia di Stato, giunga a voi
il mio più caloroso saluto e il più sentito
ringraziamento per aver onorato con la vostra presenza
questa cerimonia.
L’odierna manifestazione cade in un periodo
assai difficile per la vita del nostro Paese, in cui
alle difficoltà presenti si associano timori per le
prospettive future.
Inoltre, il doloroso episodio dell’attentato
verificatosi sabato scorso davanti ad un Istituto
scolastico di Brindisi, che è costato la vita di una
giovane studentessa ed il ferimento di altre sue
compagne, ci ha riportato alla mente altri tragici
momenti della vita nazionale, incisi profondamente
nella memoria collettiva.
Sono necessarie compostezza, capacità di
reazione ed unità di intenti tra tutte le componenti
sane della società affinché, nella consapevolezza dei
valori comuni, possa essere respinta ogni violenza e
rinnovate speranza e fiducia nel futuro.
Anche per tali motivi, questa cerimonia non
vuole assumere intenti autocelebrativi, bensì
costituire una testimonianza di presenza e di impegno,
ed insieme una occasione per rinsaldare gli stretti
rapporti tra la nostra Istituzione e la comunità a
difesa della quale essa è chiamata ad operare.
Nel corso dei suoi 160 anni di vita, la Polizia
italiana ha subito profonde e importanti
trasformazioni. Dall’istituzione del Corpo delle
Guardie di Pubblica Sicurezza nel 1852, alla nascita
della Polizia di Stato nel 1981, i mutamenti
ordinamentali dell’Istituzione e il suo sviluppo sono
andati di pari passo con la storia nazionale, ne sono
stati parte integrante e hanno rispecchiato ampiamente
il divenire delle dinamiche sociali.
Essi consentono così di ricostruire e
comprendere aspetti fondamentali per il nostro Paese,
come, ad esempio, quello della trasformazione nel tempo
della gestione della sicurezza dei cittadini ed il
profondo cambiamento del rapporto tra pubblica
sicurezza e società civile.
Abbiamo ritenuto quest’anno di organizzare il
tradizionale anniversario nel nucleo storico di
Taranto, la Città Vecchia, che è stata cuore della vita
cittadina e merita oggi ogni attenzione perché possa
riacquistare la sua centralità nel contesto urbano .
Anche la scelta del luogo risponde a precise
motivazioni.
Questo storico edificio ospita realtà ormai
affermate nel panorama culturale e scientifico locale,
quali le Facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia
e Scienze della Formazione, che rappresentano – insieme
alle altre Facoltà del Polo Universitario Jonico - una
grande occasione di crescita e sviluppo per tutta la
provincia.
La Questura di Taranto intende, anche con
questa cerimonia, testimoniare la propria vicinanza al
mondo universitario e confermare l’impegno a
collaborare con le Autorità Accademiche per il
consolidamento del Polo Universitario.
Noi della Polizia di Stato, poi, siamo
particolarmente legati a questa prestigiosa sede, che
in passato, per circa 20 anni, ha ospitato il
Commissariato Sezionale di P.S. “Duomo” con competenza
sul Borgo Antico.
L’anno trascorso dall’ultimo tradizionale
appuntamento ha rappresentato un periodo di grande
impegno per la Polizia di Stato che, continuando ad
operare in piena collaborazione con le altre Forze di
Polizia, ha conseguito lusinghieri risultati in
svariati settori dell’attività istituzionale.
Sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza
pubblica, assai impegnativa è stata l’attività
sviluppata in occasione della nota “emergenza Nord-
Africa” presso il Centro di Accoglienza ed
Identificazione di Manduria, rimasto operativo sino al
settembre dell’estate scorsa, dal quale sono transitati
circa 12.000 extracomunitari.
Di rilievo anche i numerosi servizi predisposti
dalla Questura in occasione di manifestazioni indette
sulle tematiche di maggiore rilevanza sociale, quali la
difesa dei posti di lavoro, l’emergenza abitativa e la
tutela dell’ambiente, conclusesi senza turbative per la
vigile presenza delle Forze di Polizia e l’accorta
opera di mediazione sviluppata sul campo.
Incisiva l’azione di contrasto della
criminalità organizzata, nel cui ambito sono state
portate a compimento dalla Polizia di Stato diverse
operazioni.
Si segnala in particolare quella denominata
“OCTOPUS”, conclusasi nell’autunno scorso con l’arresto
da parte della locale Squadra Mobile, nell’ambito di
indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Lecce, di 11 persone, tra cui elementi di
spicco di un clan malavitoso operante in diversi
quartieri cittadini e nel materano, responsabili a
vario titolo di associazione per delinquere di stampo
mafioso, estorsioni, detenzione e porto abusivo di
armi, usura e riciclaggio.
Di rilievo anche quella portata a compimento
nel febbraio scorso dal Commissariato di P.S. di
Manduria in collaborazione con la Squadra Mobile,
nell’ambito di indagini coordinate dalla Direzione
Distrettuale Antimafia di Lecce, culminata nell’arresto
di 18 appartenenti ad una organizzazione criminosa
operante nella zona orientale della provincia, con
collegamenti anche nel brindisino, per associazione per
delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto
abusivo di materiale esplodente, tentato omicidio,
estorsione, spaccio di sostanze stupefacenti ed altro
Degno di nota, infine, l’arresto operato nel
febbraio scorso in Castellaneta dalla Squadra Mobile,
nell’ambito di indagini coordinate dalla locale Procura
della Repubblica, di un pluripregiudicato latitante da
oltre quattro mesi, ritenuto responsabile di concorso
in un duplice omicidio con occultamento di cadavere
consumato nelle campagne di Massafra, nel maggio dello
scorso anno. Per lo stesso episodio, determinato da
contrasti insorti tra opposti gruppi malavitosi, erano
già stati sottoposti a fermo dallo stesso organismo
investigativo altri due soggetti.
Tali operazioni sono state sviluppate in un
quadro di continuo monitoraggio degli ambienti
malavitosi e delle attività delinquenziali, che rimane
l’obiettivo prioritario su cui incentrare la lotta ad
una criminalità in rapida trasformazione, spesso
silente, sempre alla ricerca di nuovi equilibri dopo il
rientro in circolazione di esponenti di rilievo già
detenuti.
Intensa l’attività di repressione del
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, come
dimostrano i numerosi arresti e consistenti sequestri
effettuati anche di recente. Da ultimo il sequestro di
circa 20 Kg. di hashish e due pistole con relativo
munizionamento, effettuato dalla Squadra Mobile
all’interno di uno stabile disabitato in questa Città
Vecchia.
Sul piano della prevenzione sono stati
rafforzati nel capoluogo i presidi sul territorio con
l’istituzione del Commissariato di Polizia “ Borgo”,
operativo dal 1^ ottobre dello scorso anno. E’ stato
così mantenuto l’impegno assunto a suo tempo, e
confermato nel Patto per la Sicurezza della Città di
Taranto siglato in Prefettura nel dicembre scorso, a
venire incontro alle maggiori esigenze di sicurezza
avvertite nei quartieri “Borgo “ e “Città Vecchia”,
dopo il trasferimento della Questura nell’attuale sede.
E’ in fase di rielaborazione nel capoluogo il
Piano di Controllo Coordinato del Territorio che, sulla
base delle intese raggiunte in sede di Comitato
Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, si
tradurrà in una più razionale distribuzione delle aree
cittadine tra le Forze di Polizia a competenza generale
e in un maggiore coinvolgimento della Polizia locale
nei servizi di prevenzione, nell’ottica di contribuire
a rendere più efficiente il dispositivo di sicurezza
nel contesto urbano.
La situazione della sicurezza pubblica, in questo
territorio, risente attualmente della difficile
congiuntura economico-occupazionale, che non manca di
acuire i conflitti e il disagio sociale, con ricadute
negative sul piano della sicurezza reale e percepita.
Le Forze di Polizia sono perciò fortemente
impegnate nell’attività di prevenzione delle varie
manifestazioni della c.d. criminalità diffusa e
predatoria, che vanno contrastate anche con un più
largo ricorso da parte di Enti pubblici, operatori
economici e privati alle tecnologie di difesa passiva e
ai sistemi di videosorveglianza; tali dispositivi,
infatti, come dimostrato dall’esperienza quotidiana,
sono di grande ausilio sia nelle attività di controllo
del territorio che in quelle di carattere
investigativo.
Anche le fenomenologie legate all’usura e alle
estorsioni sono oggetto della massima attenzione;
purtroppo, però, continua a registrarsi un ridotto
numero di denunce rispetto allo stimato sommerso,
malgrado gli sforzi operati, anche attraverso le
associazioni di categoria e gli sportelli antiracket,
per sollecitare una maggiore collaborazione dalle
vittime e dai soggetti a rischio.
Ma l’impegno delle Forze di Polizia, che in questa
provincia interagiscono efficacemente sul territorio
grazie ad un elevato e condiviso livello di
coordinamento, non può essere da solo sufficiente a
soddisfare la pressante, sempre maggiore domanda di
sicurezza. E’ indispensabile che tutti, ad ogni livello
di responsabilità, facciano la loro parte al fianco
delle Istituzioni, contribuendo con comportamenti
concreti alla diffusione di cultura e pratica della
legalità.
Per questo la Polizia di Stato continua a
promuovere, in collaborazione con le Autorità
scolastiche, progetti di sensibilizzazione dei ragazzi
sulla sicurezza stradale, il rispetto della vita e dei
valori della tolleranza e della solidarietà.
Nell’avviarmi alla conclusione, desidero
rinnovare il mio più sincero ringraziamento al Signor
Prefetto della Provincia di Taranto, Dr. Claudio
SAMMARTINO, per aver sottolineato con la sua presenza
il significato di questa cerimonia.
Desidero, altresì, rivolgere un pensiero
riconoscente:
alla Magistratura, grazie al cui sostegno sono stati
conseguiti importanti risultati nel contrasto della
criminalità;
all’Arma dei Carabinieri, che condivide con noi i
sacrifici connessi al mantenimento dell’ordine e della
sicurezza pubblica;
alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato
e alla Polizia Penitenziaria per il prezioso contributo
offerto alla quotidiana attività istituzionale;
alla Capitaneria di Porto, ai Vigili del Fuoco, alla
Polizia Provinciale, alla Polizia Municipale e alla
Croce Rossa Italiana, per la disponibilità e la
collaborazione dimostrata in ogni circostanza.
Un saluto riverente al Pro Vicario Generale Monsignor
Emanuele TAGLIENTE qui intervenuto in rappresentanza di
Sua Eccellenza Monsignor Filippo SANTORO, Arcivescovo
di Taranto.
Un sentito ringraziamento al Preside della II Facoltà
di Giurisprudenza, Prof. Antonio URICCHIO, per averci
ospitato in occasione di questa cerimonia; al
Presidente dell’Amministrazione Provinciale Dr.
Giovanni FLORIDO e al Sindaco di Taranto Dr. Ippazio
STEFANO, per il contributo offerto.
Saluto anche i rappresentanti degli organi di
informazione qui presenti, ed in particolare ringrazio
l’equipe di Studio 100 per la realizzazione
dell’audiovisivo sulla storia della Polizia di Stato.
Alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e
dell’Amministrazione Civile dell’Interno, il mio più
vivo apprezzamento per lo spirito costruttivo
dimostrato nel rappresentare le problematiche del
personale.
In questa solenne cerimonia è doveroso rivolgere un
pensiero commosso a tutti gli appartenenti alla Polizia
di Stato che, nel corso della sua lunga storia, hanno
sacrificato la vita nell’adempimento del dovere, e che
rimangono sempre vivi nella nostra memoria.
Al personale in quiescenza ed agli appartenenti alla
Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale Polizia
di Stato, che tutti ci rappresenta, un affettuoso e
fraterno abbraccio.
Grazie

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