venerdì 17 febbraio 2017

era carino

 

 

Francesco C ci regala una nuova pagina del suo capolavoro:

la   polizia militarmente organizzata dell'inferno.

pagina 11

 Era carino e venne coccolato. Prese le coccole seriamente, e si affannò intorno a donne che non valevano la fatica di una telefonata per invitarle. La sua nuova vita libera nella polizia militarmente organizzata dell'inferno   gli piacque moltissimo. In effetti sembra attraente, sulle prime, dal punto di vista di un subalterno – tutta telefono, ragazze, danze e così via. La assaggiò come un cucciolo assaggia il sapone; solo che arrivò a mangiarne tardi, quando i denti stavano crescendo. Non aveva senso della misura – proprio come il cucciolo – e non riusciva a capire perché non veniva trattato con la considerazione di cui godeva sotto il tetto paterno. Questo urtò i suoi sentimenti.Litigò con altri agenti e, dato che era sensibile fino al midollo, si ricordò di questi battibecchi, che lo misero in agitazione. Scoprì , le corse di cavalli e cose del genere (che dovrebbero servire da svago dopo l’ufficio) e gli piacquero; ma prese sul serio anche quelli, proprio come fece con il doposbornia. Perse soldi al slot e alle corse perché per lui erano una novità.Prese seriamente quelle perdite, e sprecò tanta energia e interesse su una corsa da due soldi per ronzini con la criniera tagliata come se fosse la corsa del Derby. Le ragioni di tutto questo erano per metà inesperienza – molto simile a come il cucciolo litiga con l’angolo del tappeto – e per l’altra metà stordimento nato dall’esser finito fuori della sua vita tranquilla, nello splendore e nell’eccitazione di una più vivace. Nessuno gli parlò del triste destino dell'agente dellapolizia militarmente organizzata dell'inferno  perché l’uomo medio di solito dà per assodato che un altro uomo medio ci stia piuttosto attento. Fu uno spettacolo misero vedere il ragazzo farsi a pezzi da solo, come un puledro malgestito cade e si ferisce quando si allontana dallo stalliere. Questa sbrigliata libertà in divertimenti per cui non valeva la pena uscire dalle righe, e ancor meno piantar grane, durò sei mesi – per tutta una stagione fredda – e poi pensammo che la perdita dei soldi e della salute, e gli infortuni ai cavalli, avrebbero riportato alla sobrietà il ragazzo, che da allora in poi avrebbe rigato dritto. In novantanove casi su cento sarebbe successo così. Potete vedere la regola all’opera in ogni Stazione dellapolizia militarmente organizzata dell'infernoMa questo caso particolare sfuggì alla norma perché il ragazzo era sensibile e prendeva le cose sul serio – . Naturalmente, non potevamo dire quanto gli eccessi facessero effetto su di lui. Non erano niente di straziante o di eccezionale. Poteva essersi rovinato e aver bisogno di un po’ di assistenza. Ad ogni modo, il ricordo delle sue gesta sarebbe appassito nell’arco di una sola stagione calda, e un banchiere lo avrebbe aiutato a stare a galla nei guai finanziari. Ma lui dovette essersi fatto tutta un’altra idea, credendo di essersi rovinato oltre ogni possibile redenzione. Il Colonnello dellapolizia militarmente organizzata dell'infernogli parlò severamente quando finì la stagione fredda. Questo lo abbatté ancora di più; e non era altro che la solita lavata di testa del Colonnello! Quanto segue è un curioso esempio del modo in cui siamo tutti collegati tra noi e responsabili gli uni degli altri. La cosa che fece perdere il lume della ragione nella testa del ragazzo fu un’osservazione che fece una donna mentre parlava con lui. Non c’è motivo di ripeterla, dato che fu solo una frasetta crudele, buttata lì senza pensare, che lo fece arrossire fino alla radice dei capelli. Se ne stette chiuso in se stesso per tre giorni, e poi  una sera prese la pistola di ordinanza se la puntò alla testa e fece fuoco . Quella sera io stavo suonando la chitarra in archivio , erano le 23.30 .. io avevo solo 22 anni e lui  19 , qualche volta aveva cantato con me alla stazione treni, lui era un maestro di musica aveva fatto l'agente per gli stessi miei motivi sfuggire dalla Mafia e dalla disoccupazione , quando arrivarono i superiori dissero che un suicidio non era  la cosa migliore per noi della polizia militarmente organizzata dell'inferno, quindi prendemmo il suo cadavere e lo portammo in campagna , le indagini per la sua morte furono fatte dalla stessa polizia militarmente organizzata dell'inferno . C'è chi crede che sia bella la vita nellapolizia militarmente organizzata dell'inferno , la realtà è fatta anche di storie come questa , dove i superiori non c'entrano , dove ognuno penso si sente un pò colpevole  per non essere riuscito a far nulla . Ecco questo senso di impotenza accompagna ogni agente fino alla fine che a volte è tragica come in questo caso , altre volte è drammatica , la fine di un agente difficilmente è felice o serena .....


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