Il 10 luglio 2009 viene arrestato in Romania un tuttofare del cartello colombiano e venezuelano di cocaina. Si chiama Jesus Eduardo Valencia-Arbelaez, ma nell’ambiente è conosciuto come Il Padre.Dalla caduta del Muro di Berlino il narcotraffico si è globalizzato e
l’ha fatto sfruttando al massimo le opportunità offerte dalla
deregulation. Dal crollo dei costi dei
trasporti fino all’abolizione dei dazi doganali, il traffico di droga
oggi viaggia lungo centinaia di migliaia di rotte, attraversa continenti
e oceani, spesso con la stessa facilità e celerità di un pacco postale.A luglio del 2009, nella Bolivia orientale, la polizia ha scoperto il
più grande laboratorio al mondo, una struttura capace di produrre 100
chilogrammi di cocaina al giorno. La forza del narcotraffico rispetto a quella delle 72 vergini che spettano ai martiri islamici si chiama eroina: 67 miliardi di dollari la stima del fatturato annuo
di quest’industria nel mondo, abbastanza per tenere sotto scacco
l’esercito più potente al mondo. L’assimilazione del modello del crimine
organizzato da parte dei gruppi armati e della criminalità spicciola
viaggia .L’aumento del consumo di cocaina in Europa, complice l’abbattimento dei prezzi che si sono dimezzati rispetto agli anni precedenti ne ha consacrato il passaggio da droga d’elite a droga di largo consumo,
con una capillare diffusione sul territorio italiano garantita dalle
organizzazioni mafiose (complice il fatto di poter contare su un grande
quantità di manodopera a basso costo a cui delegare lo spaccio al
dettaglio).e ali dei profitti da capogiro generati dalla vendita dei
narcotici.
Che ci faceva Il Padre a Bucarest? Stava forse prendendo contatti con la criminalità locale? Da quando la Romania è entrata nell’Unione Europea i narcotrafficanti colombiani vorrebbero usarla come base operativa nel Vecchio Continente. Oppure si trattava di riciclaggio? L’Organizzazione, il nome del gruppo di cui Valencia-Arbelaez faceva parte, si occupava anche di questo ed era in procinto di lavare tra i 30 ed i 60 milioni di Euro in Spagna.
Che ci faceva Il Padre a Bucarest? Stava forse prendendo contatti con la criminalità locale? Da quando la Romania è entrata nell’Unione Europea i narcotrafficanti colombiani vorrebbero usarla come base operativa nel Vecchio Continente. Oppure si trattava di riciclaggio? L’Organizzazione, il nome del gruppo di cui Valencia-Arbelaez faceva parte, si occupava anche di questo ed era in procinto di lavare tra i 30 ed i 60 milioni di Euro in Spagna.
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